Visualizzazione post con etichetta volks'n'roll. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta volks'n'roll. Mostra tutti i post

giovedì 12 febbraio 2009

1-15 Febbraio: Appartamento a Balmain

Finalmente un LETTO! Dopo due mesi e mezzo di sonni su Vinnie troviamo 2 camere in un appartamento a Balmain, quartiere tranquillo vicino al centro. Una figata di casa. La formazione degli inquilini è così composta: Ben e Bone (affittuari principali, australiani d.o.c.), Elisabetta (italiana, engaged with Ben), Mara (italiana, in attesa dell'arrivo del suo Bello) e noi due. La casa è bellissima, ogni stanza di un colore diverso, pieno di soprammobili e suppellettili di ogni tipo, vagamente hippie ma funzionale. Particolarità non indifferente: è situata in una strada tranquillissima, ma passando dal giardino e facendo una rampa di scale seminascosta, sbuchi sulla via centrale di Balmain. Tempo di percorrenza 15 secondi netti!! Gli inquilini sono simpaticissimi e disponibili. Già ci siamo affezionati alla casa e al suo stile di vita tranquillo e rilassante, ci dispiace quasi ripartire e riprendere l'On The Road! Da questo punto Borge e Botti si dividono consensualmente. Il primo si dirige con Vinnie verso Sud, in cerca di spiagge incontaminate e onde perfette per surfare. Il secondo vola in Nuova Zelanda, viaggio necessario sia per il rinnovo del visto turistico, sia perchè è stato sempre affascinato da questa terra situata all'esatto opposto dell'italia (più lontano di così da casa si può andare solo atterrando sulla luna), e dove festeggerà i suoi 34 (azz..) lustri. Ricongiungimento il 3 marzo a Melbourne.

mercoledì 21 gennaio 2009

Mercoledì 21 Gennaio - il Bar Italia

Adesso è arrivato il mio turno per parlare di come stiamo sopravvivendo a Sydney. Come già detto da Borge entrambi lavoriamo. Io, BOTTI, ho avuto una fortuna esagerata. Il sabato ho girato come un matto per le vie di Leichard, il quartiere italiano qui a Sydney, lasciando il mio CV in tutti i bar e ristoranti, il giorno dopo mi hanno chiamato al Bar Italia per il Trainig Day e Lunedì gia lavoravo ufficialmente. Che CULO!! Questo locale e un tipico Help Yourself Restaurant, cioè la gente ordina le cose al bancone, aspetta che siano pronte e poi se le porta al tavolo. Essendo che non si vendono alcolici (ci vuole una licenza particolare), molti arrivano già con bottiglie di vino e birre. Unica eccezione il cibo, che viene portato dai camerieri della cucina. Le mie mansioni spaziano dal collector, ovvero andare in giro per i tavoli a raccogliere piatti e bicchieri (e qui devo aprire una parentesi perchè è stato difficilissimo all'inizio: praticamente devi prenderli subito senza aspettare che i clienti si alzino, quindi non sei mai sicuro se hanno finito o no), al gelataio. I miei capi sono Italoaustraliani di origine calabrese e masticano un buon italiano. I miei colleghi sono i simpaticissimi e di tutte le nazionalità, brasiliani, cechi, indiani, greci e c'è anche un'altra italiana. Essendo un quartiere Italoaustraliano molti clienti parlano italiano e quando sentono la mia forte pronuncia si prendono bene e mi chiedono dell'italia.Chiudiamo il capitolo Bar Italia e apriamo il capitolo Victoria Street, e qui c'è da mettersi le mani nei capelli!!! Essendo che dobbiamo accumulare soldi, abbiamo deciso di non andare in ostello, quindi dormiamo nel furgone IN CENTRO A SYDNEY DA UN MESE!!! Penso che stiamo battendo tutti i record di barbonaggio con van. Per i servizi ci infiliamo nel Great Aussie Backpackers, l'ostello dove eravamo appena arrivati in Australia. Qui ci facciamo aprire da amici vari e scrocchiamo doccia, internet, laundry e cucina. Non so se i vari receptionist si sono accorti che non abbiamo una stanza, ma ormai ci salutano come se l'avessimo. La settimana scorsa mi sono anche permesso di organizzare un Sangria Party nel Courtyard, coadiuvato da Marc, uno spagnolo simpaticissimo. La sera tardi, quando tutto chiude, ci spostiamo col furgone in una via adiacente poco battuta dai rangers ma piena di tipi strani, non troppo rassicuranti, ma ormai siamo noi i meno rassicuranti. Se riusciamo a continuare così in poco tempo possiamo ripartire per altre mete. A presto per nuovi aggiornamenti.. STAY TUNED!

giovedì 1 gennaio 2009

Giorno 46: CAPODANNO!!

Ci dispiace lasciare il Festival, ma la voglia di festeggiare il Capodanno a Sydney è troppo forte. A malincuore lasciamo Peats Ridge (provando prima a vendere i pass, magari ci tiriamo sù 2 soldi extra, ma niente da fare..) e ci buttiamo nella bolgia cittadina. Ci organizziamo l'alcool e troviamo i nostri amici a Edgecliff, un giardino gigante che da sulla baia dell'Opera House. La vsta è spettacolare e il giardino è stracolmo di gente che aspetta la mezzanotte. Inutile negare che abbiamo fatto una festa superlativa, con scene indescrivibili, soprattutto su un blog letto anche dalle nostre famiglie. Unico neo è stata la perdita dello zaino di Botton, ..azz!! (Niente di importante tipo soldi (quei pochi che sono rimasti) o documenti, ma piccole cose necessarie tipo spazzolino e le uniche scarpe chiuse...) Ad ogni modo: BUON ANNO A TUTTI QUANTI!!! BUON 2009!!!

Giorno 44-45: Peats Ridge...the FESTIVAL!!

Piccola premessa: durante gli ultimi giorni, preoccupati dalle finanze sempre più esigue, ci siamo sentiti con vari amici di Sydney per trovare lavoro. Ci avevano detto che verso la fine dell'anno cercavano gente per lavorare in un festival di 3 giorni a Peats Ridge. Abbiamo chiamato ma purtroppo erano già a posto col personale.
Ora torniamo a noi: Siamo sulla Highway per Sydney, stiamo quasi per arrivare, abbiamo appena fatto scorte di cibo perche in città è tutto più caro quando vediamo il cartello Peats Ridge. Ci viene in mente il festival e diciamo: "proviamo ad andare all'entrata, abbiamo parlato con uno dei tipi che organizzano, magari entriamo..". Ancora non abbiamo capito bene come, fatto sta che spacciandoci per volontari siamo entrati GRATIS, con tanto di posto per campeggiare. Una botta di culo che non ha precedenti!! Cosa dirvi di più?!? Per 2 giorni ci siamo ascoltati concerti di tutti i generi musicali a tutte le ore (200 gruppi per 10 palchi in 3 giorni), abbiamo ballato, ci siamo rilassati, ci siamo scatenati e ci siamo divertiti... e tutto gratis!!! Un bellissimo regalo di Natale!

Giorno 42-43: Coffs Harbour e gita culturale a South West Rocks e Port Macquire

Direzione Coffs Harbour: andiamo a trovare Jamie e Carol, un pò ci mancano e siamo quasi emozionati all'idea di rivederli. Inoltre dobbiamo mostrargli Vinnie rimesso a nuovo, e la cosa ci esalta parecchio. In loro compagnia passiamo una serata splendida, ricordando i primi giorni australiani e le nostre ultime vicende. Come ai vecchi tempi dormiamo nel loro giardino.
Il tempo non è dalla nostra parte, vogliamo arrivare a Sydney per Capodanno ma abbiamo ancora tanta strada e tante cose da vedere lungo il viaggio. Decidiamo di fare un "découpage" e limitare le nostre gite a quelle prettamente storiche, d'altronde siamo sul pezzo di costa dove, alla fine del '700 si sono insediate le prime colonie inglesi. Quindi obbligata una gita alla prigione di South West Rocks (ndr. la prima cosa che gli inglesi hanno importato sono stati i carcerati: mano d'opera gratis) e a Port Macquire per vedere il porto e lo storico cimitero. lungo la strada carichiamo 2 autostoppisti che si aggregano alla nostra gita. Finito il giro culturale ripartiamo, ci fermiamo a dormire sulla highway e il giorno dopo c'è uno "special Xmas Gift" che ci attende...

Giorno 40-41: Natale a Nimbim

Immerso nella natura a 70 km da Byron Bay si trova Nimbim, un villaggetto 'nato' negli anni '70 quando alla fine di un festival alcuni partecipanti decisero di fermarsi dando vita ad una grande comunità hippy, una delle ultime rimaste al mondo. Dopo questa prefazione, potete immaginare l'aria "spirituale" che si respira tra questi ultimi figli dei fiori.. Arriviamo il giorno di Natale e troviamo il deserto. Vediamo un'anima che fa foto a tutto andare, come giapponesi in preda a orgasmo fotografico. Scopriamo che è un local che non ha mai visto la strada principale così vuota, gli sembra quasi di non essere a Nimbim. Ottimo! Ci sistemiamo nell'unico Caravan Park del posto e ci troviamo altra gente spersa e spaurita dall'inusualità della desertificazione nimbesca. Il giorno dopo è tutto diverso, turismo, gente, casino, bordello! Giro turistico e tappa obbligata nel Nimbim Museum, qualche occhiata ai caratteristici negozietti e nuovamente in partenza verso sud.